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Stagione Musicale Luino 2008

VIII Concerto
6 settembre ore 21 - Luino, Palazzo Verbania

In collaborazione con FaRe Musica - Casalzuigno


Coro polifonico Goccia di Voci
Direzione: Oskar Boldre


Canti corali dallo spirituale allo spiritoso
Dopo il grande successo riscosso dai concerti precedenti, cominciati ad aprile, la rassegna volge al suo ultimo appuntamento con il coro polifonico Goccia di Voci, la cui attività è promossa dal Teatro dei Fauni di Locarno.
Con un repertorio di canti corali multietnici “dallo spirituale allo spiritoso” (questo il titolo del concerto) si conclude così, in modo giocoso e con la forza e l’ energia del direttore Oskar Boldre, una stagione importante premiata da grande partecipazione di pubblico a tutte le serate.
Il 6 settembre alle 21 presso il Palazzo Verbania di Luino i coristi proporranno brani provenienti da svariate parti del mondo (Africa, Haiti, bacino del Mediterraneo, India, Armenia, est e nord Europa, Cile…), utilizzando spesso la voce come strumento per un approccio al canto corale semplice e gioioso che coinvolge corpo e spirito.

Il coro Goccia di Voci nasce nel 1997 in Italia e nel 2001 in Svizzera con l’intenzione di valorizzare e fondere insieme gli aspetti sacri e giocosi del canto e di dare una possibilità di cantare insieme anche a persone alle prime esperienze. Non vengono utilizzate le partiture tradizionali: il metodo di apprendimento è basato sull’ascolto e sul coinvolgimento del corpo per assimilare particolari ritmiche.
Un approccio alla coralità, quello di Oskar Boldre, che valorizza un’interpretazione "viva", arrangiando ed adattando tutti i brani a questo organico, e utilizzando spesso la voce come strumento per un linguaggio senza parole e senza frontiere. Le improvvisazioni sono un’altra peculiarità di questo gruppo che si sta proponendo come una delle realtà più originali e innovative.
Ne risulta un coro che comunica una grande carica ritmica ed un calore del tutto particolari. I concerti sono spesso ricordati per i contagiosi finali in cui anche il pubblico è coinvolto nella gioia di cantare insieme.

La rassegna è sostenuta da enti pubblici (Comune di Luino e Comunità Montana Valli del Luinese) ed aziende private (IMF, Assiteca, Banca Popolare Commercio e Industria, Rettificatrici Ghiringhelli, Riello di Valsoni, Italtrasfo, UNES, Legnami Marchetti, Francesco Marmino fotografo, Spertini Piante, Katataiba).


Oskar Boldre, classe 1968, nasce come autodidatta e si avvicina alla musica giovanissimo come chitarrista/cantante in gruppi di rock progressivo nelle "cantine" milanesi a partire dal 1985. Passa poi ad esperienze free folk ed infine afro jazz come cantante-percussionista, bassista e compositore. Dopo un periodo di 5 anni di "ritiro" (esperienza di vita in azienda agricola montana in Toscana , in cui scopre la forza dello strumento voce e le poliritmie del corpo, si dedica allo studio e approfondisce il canto difonico con Bernard Jaeger .
Nel 1997, la scuola di Musica popolare di Forlimpopoli gli commissiona un lavoro di rivisitazione per ottetto vocale misto di brani del repertorio tradizionale delle voci bulgare. In questo ottetto, oltre al lavoro di arrangiamenti e trascrizione, canta come tenore.
Dal 1997 dirige il coro polifonico Goccia di Voci (repertorio di ispirazione etnica) e l'ensemble vocale Ancore d'aria (repertorio originale pionieristico nell'attuale panorama "a cappella" europeo) con cui lavora nella regione insubrica. Con questi organici ha all'attivo cd, concerti e numerose partecipazioni a festival Europei oltre a trasmissioni radiofoniche sia in Italia che in Svizzera.
Fonda nel 1998 il progetto Loutec (composizioni proprie e jazz-ecm) col pianista triestino Riccardo Morpurgo. Dal 2000 canta nel progetto Kashina (musiche improvvisate, solar jazz) col batterista biellese Alex Cristilli.
Ha insegnato canto presso la scuola di musica popolare di Locarno e, dal 2000, insegna improvvisazione vocale d’insieme sia a Locarno che a Lugano. Ha collaborato con varie compagnie teatrali in qualità di vocal trainer, attore e compositore (A.T.I.R Milano , Teatro due Mondi Faenza , Teatro dei Fauni Locarno ).
Dal 2004 è direttore artistico del festival internazionale Voci Audaci di Ascona con Santuzza Oberholzer. È membro della nuova associazione OSA!
Numerose le collaborazioni come vocalista tra cui ricordiamo le incisioni col gruppo jazz di Ivo Antognini, nel progetto vocale One More Language di Francesco Forges ,e in duo col vocalista Albert Hera.Oskar Boldre inizia la sua attività solista con la suite OASIS, per voce sola ed eco digitale, commissionata dall’assessorato alla cultura di san Donato Milanese in occasione dell’inaugurazione della mostra del pittore Paolo Baratella Alice e i signori del tempo 7-2001. Dal 2004 intraprende delle produzioni soliste:Voci come Occhi, performance di ricerca vocale e teatrale con regia di Davide Fossati (all’interno del festival “arcaico, semplicemente organico” Cinisello Balsamo. Produzione italo-svizzera: Teatro dei Fauni/Cooperativa Mosaico).
Voce Danzante con Respiro, concerto per voce sola, chitarra e live electronics, composto da improvvisazioni e composizioni originali oltre a rivisitazioni vocali di brani di C.Debussy, M.Ravel, B.Marcello, R.Strauss, M.Pia De Vito. Tra le varie esecuzioni ricordiamo: festival “luoghi d’ascoltare” nel luganese, 2° edizione del festival Internazionale “Voci Audaci” al teatro del Gatto di Ascona. Produzione: Teatro dei Fauni – Locarno. Tra le sue proposte,
Suono o Son Desto? un concerto meditativo con l’accompagnamento di alcuni strumenti etnici in cui, attraverso l’improvvisazione, si esplora la sacralità del canto.
Collabora alla programmazione del
Festival FaRe Musica che propone jazz, classica, visite guidate e lezioni concerto.
Nel
Teatro dei Fauni, fondato da Santuzza Oberholzer, collabora in qualità di vocal trainer e compositore di musiche per gli spettacoli della compagnia (teatro per ragazzi con marionette e burattini…).Propone diversi Seminari che gravitano attorno alla voce:
Canto Corale, Lezioni Concerto , Improvvisazione sia per principianti che per avanzati, Pellegrinaggi Sonori, seminari dedicati ai Ritmi del Corpo che approfondiscono i tempi dispari e/o poliritmie lasciandoci aiutare dal corpo con combinazioni di piedi mani e voce.



Trio d’ance
dell’Orchestra Sinfonica di Milano“G. Verdi
16 agosto ore 21.00
Runo di Dumenza - Chiesa di S. Giorgio
Cristina Ruggirello oboe
Fausto Saredi clarinetto
Andrea Magnani fagotto


La Stagione Musicale di Luino offre ancora una volta la possibilità di visitare luoghi forse meno noti: Dumenza, situato in una conca e circondato da boschi. Nella frazione di Runo si trova la chiesa di S. Giorgio, con un bel campanile tardo-romanico del sec.XIII e due teste scolpite in pietra arenaria rossa, provenienti dall'antica Chiesa, murate alla base del campanile. In S. Giorgio si esibirà la sera del 16 agosto il Trio d’ance dell’Orchestra Sinfonica di Milano “G. Verdi”. Nato dall’incontro dei tre musicisti nella stessa orchestra, il trio esplora il repertorio assai variopinto di questa formazione. Un repertorio che si snoda lungo quasi tre secoli di storia musicale partendo dai Divertimenti per fiati di Mozart, passando per il classicismo di Beethoven ed avendo il suo momento di massima letteratura nel ‘900 storico con J. Ibert, D. Milhaud, H. Tomasi, S. Veress e J. Francaix.
La Stagione Musicale di Luino è ideata e organizzata da Francesca Galante con il contributo della Comunità Montana Valli del Luinese, del Comune di Luino e delle aziende private I.M.F., Assiteca, Banca Popolare Commercio e Industria, Riello di Valsoni, Rettificatrici Ghiringhelli, Italtrasfo, Legnami Marchetti, UNES (Germignaga, Maccagno, Porto Valtravaglia), Francesco Marmino Fotografo, Piante Spertini e Katataiba.

Ingresso libero.
http://stagionemusicale2008.blogspot.com


Cristina Ruggirello
Cristina Ruggirello si diploma in oboe nel 1990 e si perfeziona successivamente all’Accade-
mia estiva del Mozarteum di Salisburgo e all’Accademia Chigiana di Siena con H. Scellenber-
ger, continuando inoltre con P. Grazia, F. di Rosa e G. Falco.
Dal 1992 ad oggi ha suonato all’Orchestra femminile C. Wieck, all’Orchestra della Radio della
Svizzera italiana di Lugano, ai Solisti Veneti, dal 1996 per due anni all’Orquestra do Norte (Por-
togallo), Orchestra del Teatro C. Felice di Genova, I Filarmonici di Torino, l’Orchestra d’archi
della Scala, Musikollegium Winterthur (CH), Orchestra Toscanini di Parma e Orchestra Sinfo-
nica di Milano “G. Verdi”, diretta da Maestri quali L. Maazel, E. Inbal, H. Holliger, A. Lombard,
T. Vasary, accompagnando solisti come C. Ortiz, N. Gutman e M. Pletnev.
Si è esibita, tra gli altri, al Festival delle Nazioni (Macerata), al Pavarotti and Friends e all’Au-
tunno Musicale di Como.

Fausto Saredi
Fausto Saredi nato a Luino (VA) nel 1968, si diploma nel 1991, prosegue gli studi con T
Friedli, W. Boeykens e A. Cabonare e consegue il diploma Superiore al Conservatorio della
Svizzera Italiana di Lugano nel 1996. Dal 1995 è stato 1° clarinetto all’Orchestra
Stabile di Como, Orchestergesellchaft Biel-Bienne (Svizzera), clarinetto basso all’Orchestra
Sinfonica Nazionale della RAI di Torino e, contemporaneamente, chiamato a ricoprire lo stes-
so ruolo alla Tonhalle Orchester Zurich, Opernhaus Zurich, Orchestra del Festival Puccinia-
no, Orchestra Regionale della Toscana (ORT), Orchestra del Teatro Comunale di Bologna e
Orchestra Filarmonica della Scala. Ha suonato sotto la direzione di Maestri quali P. Maag,
C. Scimone, A. Lazarev, Fruebeck de Burgos, Lu Jia, E. Inbal, W. Jurowsky, J.P. Saraste,
S. Bychkov. Presente in innumerevoli Festivals (Rai Nuova Musica, Biennale di Venezia,
Festival A. Benedetti-Michelangeli) sia come orchestrale che camerista. Dal settembre 2006
è clarinetto basso all’Orchestra Sinfonica di Milano “G.Verdi”.
Dal 2000 insegna clarinetto e musica d’insieme per fiati al C.F.M. di Barasso (VA).

Andrea Magnani
Andrea Magnani studia alla Scuola Civica di Milano e si diploma con il massimo dei voti nel
1990 sotto la guida di V. Bianchi al conservatorio di Parma. Durante gli studi partecipa alla
nascita del quartetto di fiati Leos vincendo, tra gli altri, il concorso di Stresa nel 1990.
Si perfeziona con O. Danzi e V. Zucchiatti ed inizia a collaborare con diverse orchestra tra
le quali Orchestra Rai di Milano, Orchestra Rai di Torino, Il “Quartettone” di Milano, Orches-
tra Milano Classica, Divertimento Ensemble, Orchestra del Teatro Comunale di Treviso, Or-
chestra dell’Opera di Roma, Orchestra stabile di Como, ottenendo anche idoneità all’Arena
di Verona e al teatro Carlo Felice di Genova. Nel 1997 entra stabilmente nell’Orchestra Verdi
di MIlano e nel 2002 vince l’audizione di primo fagotto nella stessa orchestra, ruolo che rico-
pre tuttora. Ha inciso il Capriccio per fagotto e orchestra di G. Verdi diretto dal maestro
Riccardo Chailly.

10 agosto 2008 ore 21.00
Teatro Sociale di Montegrino Valtravaglia
La Rosa
Anna Maria Garriga voce
Zeno Gabaglio violoncello
Ermanno Librasi clarinetto

Musica sefardita

(Comunicato stampa)
Nel mese di agosto la stagione musicale luinese invita il suo pubblico a raggiungere i dintorni di Luino, a cominciare dal comune di Montegrino Valtravaglia. Ad una delle estremità del paese sorge il Teatro Sociale, già proprietà dei conti Biandrà di Reaglie, e sapientemente ristrutturato, ricordato da Piero Chiara nel romanzo "Il Pretore di Cuvio".
Qui, alle ore 21 del 10 agosto, notte di San Lorenzo, sarà possibile ascoltare il suggestivo repertorio di musica sefardita dell’ensemble La Rosa e, forse, dopo il concerto, avvistare qualche stella cadente intrattenendosi davanti al Teatro per il rinfresco offerto dalla Pro Loco di Montegrino.
Ingresso Libero
http://stagionemusicale2008.blogspot.com


La Stagione Musicale di Luino è ideata e organizzata da Francesca Galante con il contributo della Comunità Montana Valli del Luinese del Comune di Luino e delle aziende private I.M.F., Assiteca, Banca Popolare Commercio e Industria, Riello di Valsoni, Rettificatrici Ghiringhelli, Italtrasfo, Legnami Marchetti, UNES (Germignaga, Maccagno, Porto Valtravaglia), Francesco Marmino Fotografo, Piante Spertini e Katataiba.


Musica sefardita
A partire del secolo ottavo inizia in Spagna un’epoca fertile e mai ripetuta di scambio fra le tre grandi culture tradizionali che abitavano il suolo della penisola Iberica in quel momento: ebraica, cristiana e musulmana.
La regione della Spagna in cui questo fenomeno di scambio e circolazione culturale acquista più importanza è il Sud: l’ attuale Andalusia (o Al-Andalus, in lingua araba), che diventa un vero e proprio faro culturale, con personalità propria, illuminando tutta l’Europa dalle sue capitali più importanti: Granada e Cordoba.
Questo mutuo arricchimento, frutto d’una convivenza pacifica fra queste tre culture millenarie, diede vita ad una raffinata sinergia che abbracciava tutti i campi del sapere: dalle lettere alla filosofia, dalla scienza all’arte…
E’ qui ed ora che nasce la musica sefardita (in ebraico “Sepharad” è il luogo biblico che identifica il territorio iberico, la vecchia “Hispania”), veicolata attraverso la poesia tradizionale trasmessa oralmente in “ladino” (lingua letteraria misto di ebraico e spagnolo..) e di vocazione chiaramente modale con utilizzazione di componenti cromatiche, frutto della influenza arabo-turca.
“La Rosa“, gruppo formato da tre musicisti di origini diverse (Spagna, Italia, Svizzera), vuole ricordare e onorare questo spirito di convivenza, scambio e tolleranza così necessario nella nostra epoca, recuperando e interpretando questo repertorio simbolico in modo libero e creativo. Partendo dalla strumentazione, (combinazione di voce, violoncello e clarinetto) e arrivando fino alla forma, che rimane aperta e viva dato che l’improvvisazione rappresenta un aspetto importante in ognuna delle interpretazioni di queste melodie tradizionali.

Anna Maria Garriga
Studia al conservatorio di Barcellona dove ottiene un diploma di pianoforte, perfezionandosi in seguito con pedagoghi come Monique Déchausées, Alain Motard, Jorg Demus et Maria Curcio.
In questa stessa epoca comincia privatamente degli studi di canto che approfondirà all’Università di Montréal (Canada), laureandosi nel ’95 in interpretazione del canto lirico, per poi perfezionarsi privatamente con Ann Monoyios (a Toronto) e Donna Brown (a Ottawa).
Parallelamente alla sua formazione musicale corsa tre ani di teatro all’Università di Québec a Montréal con Alain Fournier.
Dal ’97 segue una formazione specializzata in musica antica che la porta a lavorare con artisti come Christopher Jackson e Daniel Taylor a Montréal. Di ritorno a Europa nel 2000, continua questa formazione nel conservatorio di musica antica di Tours (Francia), dove si laurea nel 2002, mentre approfondisce l’estetica barocca con Béatrix Cramoix e Robert Expert a Parigi.
Vive in Italia dal ’04, da dove prosegue una formazione sul “Metodo funzionale della voce di Gisela Rohmert” in Germania.
Le sue prime esperienze professionali in Canada la vedono prodursi come solista con diverse formazioni di musica di camera, contemporanea e barocca permettendoli di acquisire un repertorio molto vasto quanto a genere e epoche.. Spesso realizza delle produzioni dove la dimensione teatrale si aggiunge alla forma musicale .
Negli ultimi anni europei, aggiunge la musica medievale al suo repertorio collaborando col gruppo “Venance Fortunat”, con chi registra due dischi.
Altrimenti, con diversi gruppi e direttori si produce in diversi sale e teatri di Francia, Spagna, Italia, Svizzera e Marocco.

Zeno Gabaglio
Diplomato al Conservatorio di Lugano in violoncello con Taisuke Yamashita si è in seguito perfezionato in tecnica interpretativa con Marcio Carneiro all’Académie Tibor Varga di Sion, in musica contemporanea con Vinko Globokar, Mario Ancillotti ed Enzo Porta alla Scuola di Musica di Fiesole, in improvvisazione libera con Walter Fähndrich per il Master della Musikakademie Basel e con David Darling e Martin Schütz. Parallelamente, con una tesi sul tema “musica e formatività”, si è laureato in filosofia presso l’Università degli studi di Firenze sotto la guida del prof. Sergio Givone.
Lasciata alle spalle l’idea del musicista come interprete di segni altrui e integrando con una buona dose di elettronica la propria prassi violoncellistica, si è dedicato negli ultimi anni all’improvvisazione e a composizioni proprie, spesso pensate come sinestetico abbinamento al teatro al cinema, alla poesia, alla fotografia e alla danza.
Ha finora potuto proporre la propria musica in contesti più o meno rilevanti di Svizzera, Italia, Francia, Germania, Belgio, Argentina.

Ermanno Librasi
Clarinettista di formazione classica ( studia,tra gli altri, col M.tro Massimo Teora, primo clarinetto de “I Pomeriggi Musicali” di Milano ) e si dedica successivamente allo studio della musica jazz e del saxofono con Paolo Tomelleri ed Emanuele Cisi.
Nei primi anni ’90 segue la svolta etnica intrapresa da molti artisti che praticano l’improvvisazione come possibile linguaggio di incontro tra culture musicali diverse.
Collabora con diversi gruppi multietnici dedicandosi allo studio di strumenti musicali appartenenti alle tradizioni araba, turca e persiana come zurna, kaval, duduk e ney.
Compone e arrangia il repertorio del gruppo Armonia Mundi sui cd “ Cigana “ ed. Aria – 1998 e “Baladi “ ed. Mingus - 1999.
Insieme al musicista di Teheran Darioush Madani fonda l’Ensemble Karevan che, tra l’altro, accompagnerà lo scrittore Younis Tawfik nelle presentazioni del suo libro “ La Straniera “ ed. Bompiani.
Si esibisce col gruppo tedesco Embryo col quale registra una suite che vede la partecipazione del virtuoso cinese di erh-hu Xizhi Nie.
Con Zakaria Aouna, percussionista di Rabat, crea Sahara Karevan che propone musica arabo-andalusa con danza del ventre.
Nel 2002 conosce Fakhraddin Gafarov, virtuoso di Tar azero e già direttore del Conservatorio Nazionale di Baku, capitale dell’Azerbaijan.
Con lui fonda l’Ensemble Sharg Uldusù ( Stella d’Oriente ) esibendosi in numerosi concerti in Italia e all’estero e incidendo i cd “ Sarevan “ ed. Nuvole in Viaggio – 2004 e
“ Sahara Karevan “ ed. SK – 2005.
Compone ed esegue dal vivo parecchie colonne sonore per film muti restaurati dalla Cineteca Nazionale di Bologna.

Duo Rebaudengo - Laffranchini
27 luglio 2008 ore 21,00

Palazzo Verbania di Luino

Dopo i due prestigiosi appuntamenti jazzistici, la stagione musicale luinese torna alla musica classica proponendo due grandi musicisti in duo, Sandro Laffranchini, Primo Violoncello solista dell’Orchestra del Teatro e della Filarmonica della Scala, ed il rinomato pianista Andrea Rebaudengo.
Laffranchini e Rebaudengo hanno studiato insieme al Conservatorio di Milano e suonano in duo dal 1993. Questo lungo sodalizio musicale li ha portati a maturare un affiatamento particolare, sonoro ed emozionale, e a creare un vasto repertorio che continua ad espandersi grazie alla curiosità che anima entrambi. Nel 2004 un cd dal vivo del duo è stato premiato al concorso “The Web Music Competition” di New York.
In programma a Luino i Cinque pezzi in stile popolare op. 102 di R. Schumann, la Suite Italienne di I. Stravinsky, la Suite populare Espanole di Manuel de Falla, Le Grand Tango di A. Piazzolla e il tango per violoncello e pianoforte Graciela Y Buenos Aires di J. Bragato.

La rassegna, ideata da Francesca Galante, è sostenuta da enti pubblici (Assessorati alla Cultura del Comune di Luino e della Comunità Montana Valli del Luinese) ed aziende private (IMF, Assiteca, Banca Popolare Commercio e Industria, Rettificatrici Ghiringhelli, Riello di Valsoni, Italtrasfo, UNES, Legnami Marchetti, Francesco Marmino fotografo, Spertini Piante, Katataiba). E’ possibile riservare i posti telefonando ai numeri 0332-533951 oppure 348-2833200. L’ingresso è gratuito.

Sandro Laffranchini

Nato nel 1974, ha cominciato lo studio del violoncello con il padre, Giuseppe, a sei anni. Si è diplomato al Conservatorio “G. Verdi” di Milano con la professoressa Maria Leali, proseguendo gli studi con Mario Brunello, Thomas Demenga e con Rocco Filippini. Perfezionatosi con il Quartetto Amadeus, ha fatto parte del quartetto d’Archi “David”, con il quale ha suonato per le più importanti Associazioni musicali italiane. Nel 1998, quale vincitore di concorso, è stato primo violoncello dell’Orchestra di S. Cecilia a Roma, direttore stabile il M° Chung. Ha tenuto concerti come solista con le orchestre RAI, Angelicum, Sinfonica Marchigiana, Siciliana, Sinfonica di Osaka, Orchestra della Lombardia, I Virtuosi della Scala e con gli “Archi della Scala”- con questi ultimi ha inciso il concerto in Re mag. di Haydn. Nel 2000 è stato scelto dal M° Muti come Primo Violoncello solista dell’Orchestra del Teatro e della Filarmonica della Scala, iniziando un’intensa attività in tutto il mondo. Ha vinto Primi premi nei concorsi internazionali di Musica da camera di Stresa, Pinerolo,; ha inoltre ottenuto borse di studio dal Rotary Club e al concorso Stradivari 1999 per violoncello (unico italiano premiato). Con il gruppo dei Violoncellisti della Scala e Giovanni Sollima, svolge attività in importanti stagioni musicali italiane, eseguendo nuove composizioni e sperimentazioni con contaminazioni dalla musica moderna.
Con il Trio d’Archi dei Solisti della Scala ha tenuto concerti in Italia, a New York, in Giappone e prosegue l’attività in Italia e Germania. Nell’estate 2005, invitato dal Maestro Valery Gergiev a far parte come Primo Violoncello solista della World Peace Orchestra, formata dalle prime parti delle più prestigiose orchestre di tutto il mondo, ha partecipato ad una tournée che ha toccato Londra, Berlino, Mosca e Pechino. A maggio 2007, con musiche composte su commissione, è stato presentato al conservatorio di Brescia il suo primo cd per violoncello solo, nell’ambito di un progetto che comprende sculture e poesia.
A settembre 2007 ha partecipato ad una nuova tournées a Bruxelles, Amsterdam e Londra. Tra le mete inconsuete toccate nei vari concerti solistici, si segnalano la tournée in Siberia del giugno 2006 (reinvitato per il 2007), dove ha partecipato al festival con l’Orchestra di Krasnoyarsk (Russia) e i concerti col Trio dei Solisti della Scala tenuti in India a Bombay nel 2005. Si segnalano i concerti del 2007 in Ghana ed in Marocco.
Svolge attività concertistica in duo con il pianista Andrea Rebaudengo e in varie formazioni da camera. Suona un violoncello Francesco Ruggieri di Cremona,detto Il Per, del 1690, gentilmente concesso in uso da una fondazione privata.
Andrea Rebaudengo
Andrea Rebaudengo è nato a Pesaro nel 1972. Ha studiato pianoforte con Paolo Bordoni, Lazar Berman, Alexander Lonquich, Andrzej Jasinsky e composizione con Danilo Lorenzini. Ha vinto il primo premio al Concorso Pianistico Internazionale di Pescara 1998 e il terzo premio al Concorso “Robert Schumann” di Zwickau 2000. Nella sua carriera ha suonato per le più importanti istituzioni concertistiche, tra cui le Serate Musicali di Milano, l’Unione Musicale di Torino, gli Amici della musica di Padova, l’Ente Concerti di Pesaro, gli Amici della musica di Verona. Si è esibito in, Russia, Stati Uniti, Turchia, Germania, Spagna, Inghilterra, Polonia, Irlanda, Serbia, Uzbekistan ed Emirati Arabi. Ha suonato come solista con l’Orchestra dei Pomeriggi Musicali di Milano, l’Orchestra Sinfonica di Zwickau, l’Orchestra Sinfonica “Giuseppe Verdi” di Milano, l’Orchestra Sinfonica di Pescara, diretta da Donato Renzetti. E’ il pianista dell’ensemble Sentieri Selvaggi con il quale si è esibito tra l’altro all’Accademia Filarmonica Romana, Settembre Musica di Torino, Teatro alla Scala di Milano,“Bang-on-a-can Marathon” di NewYork, Dom di Mosca, Festival della Letteratura di Mantova, Amici della musica di Perugia, Musica Insieme di Bologna, Biennale di Venezia, presentando spesso prime esecuzioni di autori contemporaneie collaborando con compositori quali Louis Andriessen, Michael Nyman, David Lang, James MacMillan. Suona in duo con la cantante Cristina Zavalloni con la quale si è esibito al Teatro della Maestranza di Siviglia, al Teatro Rossini di Pesaro, al Teatro S. Carlo di Modena, al Teatro Ponchielli di Cremona, al Festival Ilkhom-XX di Tashkent, al Festival di West Cork, al Festival del Castello di Varsavia, il Festival di Cheltenham e ai Concerti del Quirinale. Suona inoltre con il violoncellista Sandro Laffranchini con il quale ha vinto il “Web Music Competition” di New York. Collabora con l’Orchestra Sinfonica della Rai di Torino, con l’Aterballetto di Reggio Emilia, l’ensemble Ticino Musica di Lugano, i solisti dell’Orchestra Filarmonica della Scala ed ha partecipato allo spettacolo di Cristina Zavalloni “Con tutto il mio amore”, omaggio a Cathy Berberian messo in scena al Teatro Ariosto di Reggio Emilia e al Piccolo Regio di Torino. Ha appena realizzato un cd solistico, edito da Bottega Discantica, con musiche di Bartòk, Stravinsky, De Falla e Milhaud. Si dedica anche al jazz nella veste di pianista e compositore.

Quarto Concerto

Garrison Fewell Trio featuring Don Friedman
8 luglio 2008
Palazzo Verbania di Luino ore 21,00

Garrison Fewell Trio featuring Don Friedman

Garrison Fewell chitarra

Don Friedman pianoforte

Mark Hodgson contrabbasso

Stephen Keogh batteria


Dopo l’entusiasmante performance di Danilo Rea e Renato Sellani al Sociale, un’altra serata di grande jazz nella cornice Liberty di Palazzo Verbania, martedì 8 luglio ore 21. E ancora due generazioni e due talenti a confronto, il chitarrista americano Garrison Fewell, considerato il Bill Evans della chitarra, e il pianista Don Friedman, classe 1935, uno dei più quotati pianisti americani. Accompagnati dagli eccellenti Mark Hodgson al contrabbasso e da Stephen Keogh alla batteria, anch’essi americani e di fama internazionale, Fewell e Friedman promettono una serata caratterizzata dalla classicità e raffinatezza del jazz e dalla preziosità dell’interplay musicale.

Garrison Fewell , di estrazione certamente mainstream , è rinomato per il sound melodico molto personale ed il suo stile compositivo elegante e lirico. In 30 anni di carriera, si e’ affermato come uno degli artisti piu’ significativi della scena musicale jazz americana.

Prima di Herbie Hancock, di Chick Corea e di Keith Jarrett…c’era Don Friedman, un pianista dalla tecnica brillante nonché un ispirato manipolatore delle armonie noto per le sue invenzioni melodiche, le sue elaborate acrobazie e i suoi momenti di intimità sonora. Definito il gentleman del jazz, Friedman è stato il primo pianista a fondere gli stili moderni di Bud Powell e di Bill Evans, creando un suono unico e personale.

A Luino alcuni tra i migliori musicisti americani del panorama jazzistico internazionale in una performance esclusiva per l’Italia.

La Stagione Musicale di Luino è ideata e organizzata da Francesca Galante con l’Associazione Rinascenze, con il contributo del Comune di Luino e della Comunità Montana Valli del Luinese, e delle aziende private I.M.F., Assiteca, Banca Popolare Commercio e Industria, Riello di Valsoni, Rettificatrici Ghiringhelli, Italtrasfo, Legnami Marchetti, UNES (Germignaga, Maccagno, Porto Valtravaglia), Francesco Marmino Fotografo, Piante Spertini e Katataiba.
Prenotazioni anche per gruppi telefonando ai numeri 0332- 533951 o 348-2833200.
Ingresso Libero

Concerto Duo Rea - Sellani
23 giugno alle ore 21.00
presso il Teatro Sociale di Luino


Comunicato stampa
Un appuntamento imperdibile per gli appassionati di musica jazz, e per tutti gli amanti della grande musica, quello previsto in data 23 giugno alle ore 21.00 presso il Teatro Sociale di Luino. Il prestigioso duo composto da Danilo Rea e Renato Sellani si esibirà con due pianoforti posizionati ad incastro l’uno di fronte all’altro: un concerto d’eccezione con cui i due grandi del pianoforte hanno già entusiasmato il pubblico in altre occasioni importanti, come Umbria Jazz, con “un'intelligenza improvvisativa capace di generare una sorpresa dopo l'altra” (
http://www.italia.allaboutjazz.com/).
Danilo Rea e Renato Sellani rappresentano due generazioni diverse a confronto, ma anche se tra i due pianisti intercorrono trent’anni di distanza, entrambi sono accomunati dalla passione per le grandi melodie del jazz, per la musica italiana, per lo swing più trascinante.
Sellani si è esibito a fianco di personalità che hanno scritto la storia del panorama jazzistico internazionale quali Ella Fitzgerald, Sarah Vaughan, Hellen Merril, per citarne solo alcune. Danilo Rea ha cominciato a suonare il piano perché da giovane vedeva Renato Sellani in televisione accompagnare le grandi soliste. Renato Sellani, dal canto suo, ha sempre visto Rea come un figlioccio più che un collega, capace anche lui di coniugare ad alto livello melodia e swing, dote rara e preziosa. Oltre al talento e alla sensibilità i due hanno in comune anche l’essere stati i pianisti, in epoche successive, della grande Mina.

La Stagione Musicale di Luino è ideata e organizzata da Francesca Galante con l’Associazione Rinascenze, con il contributo del Comune di Luino e della Comunità Montana Valli del Luinese, e delle aziende private I.M.F., Assiteca, Banca Popolare Commercio e Industria, Riello di Valsoni, Rettificatrici Ghiringhelli, Italtrasfo, Legnami Marchetti, UNES (Germignaga, Maccagno, Porto Valtravaglia), Francesco Marmino Fotografo, Piante Spertini e Katataiba.
Prenotazioni anche per gruppi telefonando ai numeri 0332- 533951 o 348-2833200.
Ingresso libero
Il prossimo appuntamento è previsto in data 8 luglio a Palazzo Verbania con trio del chitarrista americano Garrison Fewell e l’eccezionale partecipazione di Don Friedman al pianoforte.

Danilo Rea

Ricercatissimo sia nelle sale d'incisione che nei concerti dal vivo, Danilo Rea è da più di dieci anni il pianista di fiducia di Mina, collaborando inoltre con Claudio Baglioni e con Adriano Celentano. In ambito jazzistico debutta nel 1975 nello storico Trio di Roma, con Enzo Pietropaoli e Roberto Gatto, e collabora con il quintetto di Giovanni Tommaso, con Lingomania, con Pietro Tonolo, ma anche con Chet Baker, Lee Konitz, Bob Berg, Michael Brecker, Tony Oxley, Dave Liebman, Kenny Wheeler, John Scofield, Joe Lovano, Toots Thielemans, Aldo Romano e altri numerosi personaggi di spicco del panorama musicale jazz. Con i "Doctor 3", insieme a Enzo Pietropaoli e Fabrizio Sferra, ha inciso due dischi per la Via Veneto Jazz ("The Tales of Doctor 3", premiato miglior disco di jazz italiano nel Top Jazz 1998 e "The Songs Remain the Same", premiato miglior disco di jazz italiano da Musica & Dischi nel 1999); la formazione, vincitrice nell'ambito italiano del Top Jazz 1999, si è esibita in diversi concerti in Cina, a Umbria Jazz e nei maggiori Festival Jazz italiani.

Renato Sellani
Nato a Senigallia, entra giovanissimo in contatto con musicisti come Piero Piccioni e Umberto Cesari. Il suo primo incontro con musicisti di jazz americani avviene suonando per lungo tempo con il trombettista Bill Coleman. Nel 1954 approda a Milano dove prosegue la sua attività con il chitarrista Franco Cerri e successivamente entra a far parte del mitico quintetto Basso-Valdambini. Molti musicisti d'oltre oceano lo cercano per suonare insieme a lui. Si ricordano le tournè con Lee Konitz nel '58 (con il quale ha fatto una serie di concerti nel febbraio '95), con Chet Baker (la più famosa tromba bianca del jazz) nel 1960, '61, '68, '69 e '70. Ha accompagnato molti cantanti tra i quali Mina, Nicola Arigliano, Fred Bongusto, Lilian Terry, Renata Mauro, Helen Merril, Ginger Rogers e Sarah Vaughan. L'incontro con altri musicisti famosi è proseguito con Herb Geller al Festival di Bled, Buddy Collette (con il quale ha inciso alcuni LP), Gerry Mulligan, Stephan Grappelli, Franco Ambrosetti, Sergio Fanni, Eraldo Volontè, Tullio De Piscopo ed altri. Ha partecipato più volte ad Umbria Jazz e ad altri festival in Italia e all'estero. Ha fatto parte dell'orchestra RAI di Gorni Kramer. Intensa la sua attività di compositore per musiche di scena: "Puntila e il suo servo Matti" di B. Brecht per lo Stabile di Torino, con Corrado Pani e regia di Aldo Trionfo, "Aspettando Godot" di Samuel Beckett per il Piccolo Teatro di Milano, "I sei personaggi" per la compagnia di Tino Buazzelli, "Hai mai provato nell'acqua calda" per la compagnia di Walter Chiari. Le più recenti sono le musiche per le compagnie di Gianrico Tedeschi, Renzo Montagnani e, per la commedia musicale "Gigì", per la compagnia di Ernesto Calindri. Numerose le partecipazioni televisive tra le quali come ospite fisso per tre anni al "Circolo delle 12" e "Tortuga" su RAI3. Predilige agire nell'ambito del jazz moderno classico in piccole formazioni, trio o duo (da oltre 15 anni in duo con il contrabbassista Massimo Moriconi) o piano solo, perché meglio si adatta alle atmosfere raffinate e liriche che lo contraddistinguono. Recentemente la casa discografica Philology lo ha scelto per la registrazione di una serie di duetti con alcuni giganti del jazz internazionale. Sono già in commercio un CD con il sassofonista Lee Konitz, "Speakin’ Lowly" e uno con il chitarrista brasiliano Irio De Paula, "Delicatessen". In corso di pubblicazione altri tre CD con Phil Woods e Tony Scott oltre ad uno registrato dal vivo da solo. Ha inciso inoltre diversi LP, sia in gruppo che per solo piano, nei quali spiccano anche le sue qualità di compositore dalle sonorità particolarmente suggestive e raffinate.



30 maggio 2008 ore 21.00


Palazzo Verbania - Luino -


Quartetto Amadè




Dopo un Palazzo Verbania gremito per l’applauditissimo concerto di apertura con l’Orient Express Ensemble, il secondo appuntamento della stagione musicale luinese soddisferà anche i più esigenti amanti della musica classica, e non solo, grazie alla presenza del Quartetto Amadè, quartetto d’archi nato dall’unione artistica ed umana di quattro musicisti milanesi da tempo attivi ed operanti artisticamente nell’ambito della musica da camera.
La rassegna è sostenuta da enti pubblici (Assessorati alla Cultura del Comune di Luino e della Comunità Montana Valli del Luinese) ed aziende private (IMF, Assiteca, Banca Popolare Commercio e Industria, Rettificatrici Ghiringhelli, Riello di Valsoni, Italtrasfo, UNES, Legnami Marchetti, Francesco Marmino fotografo, Spertini Piante, Katataiba).

Direzione artistica ed organizzativa fanno capo a Francesca Galante insieme all’Associazione Rinascenze. E’ possibile riservare i posti telefonando ai numeri 338.7007785 oppure 348-2833200.
L’ingresso è gratuito.
Il Quartetto Amadè
Provenienti ognuno da diverse e prestigiose compagini orchestrali ( Teatro alla Scala, Filarmonica della Scala, Orchestra d’archi Italiani, Filarmonica di Verona, Archi della Scala, Orchestra “Toscanini”) si uniscono in forma quartettistica per affrontare e valorizzare questo enorme e prezioso repertorio cameristico.
Il Quartetto ha al suo attivo numerosi concerti per importanti associazioni concertistiche.
Ciascun elemento è anche impegnato a livello solistico e didattico e si esibisce con importanti strumenti di liuteria antica e moderna italiana (Testore, Marchetti, Pollastri, Severgnini).
Marco Corsini
Marco Corsini, nato a Milano nel 1970, si è diplomato in violino sotto la guida di Angelo Leone. Ha seguito i corsi di perfezionamento coi Maestri Carlo Feige, Corrado Romano e Dejan Bogdanovic. Ha partecipato come effettivo ai corsi di quartetto e di musica da camera con il Giovane Quartetto Italiano, Norbert Brainin e Maria Cigoli. Ha svolto un’intensa attività cameristica (duo, trio, quartetto) e da violino di spalla con svariati gruppi da camera e sinfonici oltre che da solista. Collabora con i principali enti sinfonici e lirici italiani nonché esteri. Dal 1997 al 2005 è stato violino di spalla e solista dell’Orchestra Mozart di Milano.
Igor della Corte
Igor della Corte è nato a Salerno e si è diplomato giovanissimo al conservatorio “ Bonporti” di Trento sotto la guida del M° A.Martini. Si è perfezionato con il M° G.Bertagnin ,con i M° J.Hoffman e R.Kussmaul, docenti presso la “Musikhochschule” di Freiburg, ed infine con il M° F.De Angelis, primo violino di spalla dell’orchestra del “Teatro alla Scala” di Milano.
Collabora con R.Pucci , primo flauto del orchestra del “ Teatro alla Scala”, dal 1999, con il quale insieme all’”Ensemble Classica” ha effettuato tournee in Europa e nell’america latina, e collabora con numerose orchestre, “I Pomeriggi Musicali”, l’ “O.F.I.”, la “ Brixia Sinphony Orchestra” in qualità di spalla, l’“Orchestra d’archi Italiani” di M. Brunello, l’Orchestra “B. Maderna “ di Forlì e molte altre. Dal 2003 fino al 2007 è stato membro del “Quartetto Maffei” di Verona con il quale ha svolto un’intensa attività concertistica. Suona un violino E. Marchetti del 1912.
Roberto Mazzoni
Roberto Mazzoni si è diplomato a pieni voti presso il Conservatorio G. Verdi di Milano sotto la guida del M° Gianpaolo Guatteri. Ha ricoperto per anni il ruolo di prima viola solista dell’Orchestra del Conservatorio stesso tenendo contemporaneamente numerosi concerti sia come solista che in svariate formazioni cameristiche italiane ed estere e partecipando, tra gli altri, ai Festival di Murcia, Lione, Todi, Spoleto e Stresa. Ha svolto intensa attività cameristica con il “Quartetto Aurora” , suonando in gran parte dei paesi europei, studiando sotto la guida del M° Franco Rossi, storico componente del “Quartetto Italiano”, con il “Quintetto Modigliani” e con il “Trio Ludwig” e vincendo i concorsi internazionali di Carpi, Genova, Rovere d’Oro e Moncalieri. Ha collaborato per diversi anni con l’Orchestra Sinfonica della RAI di Milano e, più recentemente , come prima viola con l’Orchestra del Festival Lirico di Spoleto e l’Orchestra Stabile di Como, suonando sotto la direzione di Peter Maag. Per tre anni è stato prima viola dell’Orchestra da Camera Milano Classica, con la quale ha suonato nei maggiori teatri italiani e ancora dell’Orchestra Filarmonica di Como che si è esibita in varie tournées europee nel repertorio lirico e sinfonico. Per anni è stato prima viola dell’Orchestra Cantelli, suonando nei maggiori teatri europei e nella tournée americana del 2002. Collabora in veste cameristica con il pianista A. Ballista e con C. Fracci, nell’allestimento di Verklärte Nacht di A. Schönberg. Collabora anche stabilmente come prima viola e solista dell’Orchestra da Camera della Lombardia, che si è esibita nella sua prima stagione nella prestigiosa sede del Teatro Dal Verme di Milano e in vari paesi europei. Collabora come strumentista ospite e prima viola con l’Orchestra degli Archi della Scala. Ha inciso per Edipan, Fonit Cetra, Naxos e, nel 1964, per Nuova Era la prima registrazione mondiale del quintetto per pianoforte e archi di O. Respighi con il Nuovo Quartetto Modigliani. Insegna viola ed esercitazioni d’orchestra presso la Scuola Civica di Musica di Casatenovo.
Giuseppe Laffranchini
Giuseppe Laffranchini compie gli studi musicali presso il Conservatorio di Brescia sotto la guida del M° F. Luscia.
Ha ricoperto il ruolo di primo violoncello dell’”Orchestra Filarmonica” e dell’”Orchestra del Teatro alla Scala” dal 1978.Ha svolto un’intensa attività concertistica come solista e con vari gruppi di musica da camera, in Italia come all’estero, con il “Trio d’archi di Milano” e con il “ Klavierquartett” di Milano. Ha inciso per l’etichetta “Accord” di Parigi.
É violoncello solista degli “ archi della Scala” , complesso con il quale tiene moltissimi concerti ed effettua tournees in tutto il mondo. Si é dedicato con passione all’attività didattica, insegnando prima al Conservatorio di Brescia successivamente al Conservatorio “G.Verdi” di Milano. Inoltre ha tenuto numerosi corsi di perfezionamento presso “L’Accademia del Teatro alla Scala
”.